Festa del Lavoro, Festa della Dignità
Noi non crediamo che il futuro sia già scritto.
Noi crediamo che il futuro si possa scegliere.
Oggi, mentre il nostro Paese si appresta ad aprire la stagione dell’Autonomia Differenziata,
noi scegliamo di ricordare che prima di dividerci nelle competenze dobbiamo unirci nella dignità.
Prima della competizione tra territori, viene la tutela della persona.
Prima della corsa alle deleghe regionali, viene il diritto inviolabile di ogni cittadino a esistere in sicurezza, rispetto e libertà.
Per questo proponiamo che nessuna autonomia regionale possa essere pienamente attuata senza prima garantire, a ogni cittadino italiano, ovunque risieda, il diritto a un Sussidio Sociale Universale per l’intero arco della vita.
Non è una condizione politica.
È una condizione di civiltà.
Non è una scelta ideologica.
È una scelta di amore per il nostro Paese, per la sua storia, per il suo futuro.
Prima la Dignità. Poi tutto il resto.
Oggi, Primo Maggio – Festa del Lavoro – noi non festeggiamo solo il diritto al lavoro.
Noi festeggiamo il diritto di ogni essere umano a vivere con dignità anche quando il lavoro manca, cambia, si trasforma.
Perché il lavoro è libertà.
Ma senza dignità garantita, anche il lavoro diventa prigione.
Noi siamo quelli che hanno deciso di non fare pace con il silenzio.
Noi siamo quelli che non accettano un’Italia spaccata tra privilegi e abbandoni.
Noi siamo quelli che credono ancora che un popolo sia una comunità di destino, non un mercato di interessi.
Per questo, oggi, proponiamo un nuovo patto nazionale:
prima garantiamo la vita, poi distribuiamo le autonomie.
Prima sosteniamo chiunque esista, poi decidiamo chi amministra cosa.
È tempo di scegliere che tipo di Paese vogliamo essere.
Non c’è più tempo da perdere.
Noi, non faremo mai pace col silenzio.
Noi, oggi più che mai, scegliamo la strada del Bene Comune.
PROPOSIZIONE POPOLARE