Abbiamo appreso dai media locali dell’organizzazione di un importante convegno che si terrà nell’area industriale della Piana di Gioia Tauro. Un appuntamento che ha suscitato attenzione, riflessioni, e anche qualche legittima perplessità da parte di cittadini, associazioni e osservatori del territorio.
Non entriamo nel merito delle scelte organizzative né degli inviti. Non spetta a noi giudicare. Prendiamo atto, con rispetto, che il Comune di Rosarno non sarà presente in forma istituzionale e, per quanto ci è dato comprendere, nemmeno ha avvertito il bisogno di esserci.
Ma desideriamo dire con chiarezza una cosa: Rosarno esiste. E Proposizione Popolare c’è.
Non cerchiamo palcoscenici. Non rincorriamo visibilità. Ma non rinunciamo nemmeno a ribadire, con la serenità di chi non deve difendere cariche né rendite, che il futuro della Piana richiede unità vera, non simbolica. Richiede visione, non improvvisazione. E soprattutto richiede una nuova architettura democratica che restituisca voce e potere decisionale ai territori.
Proprio per questo abbiamo elaborato, con umiltà e rigore, una proposta di riforma regionale che riconosce ai Comuni un ruolo centrale nel governo del territorio, in una logica di riequilibrio istituzionale e responsabilità condivisa.
Non ci interessa contrapporci. Non siamo qui per replicare con stizza.
Siamo qui per costruire. E continueremo a farlo.
Anche nel silenzio, anche nei giorni in cui sembra che tutto accada altrove, noi restiamo una presenza vigile, propositiva, civile.
Perché, come abbiamo scelto di ricordare nel nostro cammino:
“Ci sono rivoluzioni che non fanno morti, né prigionieri. Ma emancipano. Regolano il vivere civile con buon senso e dignità. Proposizione Popolare sarà una di quelle.”
