Perché dovrebbe essere utopico che i Comuni formino il Consiglio Regionale?

Ogni cambiamento inizia con qualcuno che pensa fuori dagli schemi!

Le grandi riforme sono nate da visioni considerate utopiche all’inizio. Anche il suffragio universale o l’istruzione obbligatoria erano utopie per molti, ma oggi sono realtà.

Non è forse proprio questo il modo migliore per avvicinare la politica alle esigenze dei cittadini? Quando i Sindaci, che vivono quotidianamente le difficoltà delle loro comunità, hanno un ruolo più centrale nelle decisioni regionali, si crea una politica che è davvero ancorata alla realtà, lontana da logiche astratte o interessi lontani. Ogni territorio, dalle coste alle montagne, merita di essere ascoltato e avere un impatto reale sulle politiche che lo riguardano.

La riforma che proponiamo non è un sogno irrealizzabile, ma un passo necessario verso un sistema più equo, democratico e funzionale. Non dobbiamo temere il cambiamento; dobbiamo abbracciarlo come un’opportunità per costruire una Calabria migliore, più inclusiva e davvero rappresentativa. Come le riforme del passato, che oggi sono pietre miliari della nostra democrazia, questa riforma potrebbe rappresentare il futuro di una governance davvero vicina alle persone.

Solo con un sistema che mette al centro i Sindaci e le realtà locali possiamo sperare in un cambiamento che porti risultati concreti, una gestione responsabile e una rinnovata fiducia nei processi democratici. Non è utopia, è una necessità. E il momento di agire è ora.

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