Allarme declino demografico: Mancate politiche di rilancio equivalgono a sostituzione culturale

Siete consapevoli che, senza un vero piano di rilancio della natalità, l’immigrazione rischia di diventare l’unico strumento di compensazione del calo demografico, con il potenziale effetto di una “sostituzione culturale” anziché di una semplice integrazione? Quali garanzie e politiche di integrazione avete previsto per evitare situazioni di conflitto sociale, considerato che molti immigrati provengono da contesti culturali in cui le nostre abitudini, valori e tradizioni potrebbero non essere facilmente condivise?

Perché la crisi demografica non è trattata come priorità nazionale, nonostante i segnali di un progressivo indebolimento del tessuto socio-economico italiano?

Quali sono le motivazioni alla base di una mancata pianificazione strutturale di incentivi e sussidi che possano incoraggiare la natalità, sostenendo in maniera concreta le giovani coppie e le famiglie?

Perché non vengono stanziate risorse adeguate per un piano a lungo termine che favorisca la genitorialità, attraverso misure come un reddito minimo garantito e agevolazioni fiscali mirate?

In che modo si intende agire per favorire una migliore conciliazione tra vita lavorativa e famiglia, così da ridurre la paura di non riuscire a garantire un futuro dignitoso ai figli?

Perché altre urgenze sembrano spesso superare la questione demografica, nonostante l’allarme lanciato da molti esperti sul rischio di spopolamento e di tenuta del welfare?

Come si giustifica il continuo rinvio di riforme che tutelino i diritti delle famiglie e forniscano sicurezza sociale, soprattutto a chi vorrebbe mettere al mondo figli ma teme di non poterli mantenere?

Rilanciare la natalità significa contribuire a un futuro stabile e sostenibile per tutti. Chiediamo quindi politiche prioritarie che offrano supporto concreto ai genitori e riconoscano il valore della Famiglia.

Proposizione Popolare

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