“In un’economia capitalista appare contraddittorio chiedere allo Stato salari minimi imposti, che prescindono dal risultato effettivo della prestazione, soprattutto nel settore privato dove produttività e merito sono cruciali. Piuttosto, garantiamo una dignità economica strutturale e universale, basata su un diritto di cittadinanza riconosciuto fin dalla nascita, incentivando il lavoro e responsabilizzando tanto il pubblico quanto il privato sulla qualità e l’efficienza dei risultati.”