La Calabria non è un campo di battaglia politica. È una terra che chiede cura.

La Sanità non è né di destra né di sinistra. È malata. E va curata con verità.”

Oggi a Catanzaro c’è stata una manifestazione per la sanità.
Ed è già triste dover dire: “organizzata dalla sinistra”.
Perché la sanità, se funziona, non ha colore. Se non funziona, fa male a tutti.
Eppure, ancora una volta, si è scesi in piazza a nome di una parte, e non di una terra.

Il centrodestra non c’era.
Troppo difficile guardare negli occhi un fallimento quando ha le chiavi della tua stessa casa.
Ma noi non siamo né ospiti né padroni.
Siamo cittadini. E ci riguarda. Tutti. Ora.


La Calabria oggi è commissariata nei reparti, nei bilanci, nella speranza.
Abbiamo accolto medici cubani non per scelta strategica, ma per disperazione.
Abbiamo ospedali svuotati e pazienti costretti a partire come se curarsi fosse un privilegio da conquistare altrove.
Abbiamo famiglie che saltano turni di lavoro per inseguire un referto, una visita, un diritto.

Chi ha manifestato oggi, ha fatto bene.
Chi ha taciuto, ha fatto male.
Ma chi vuole ridurre tutto a “sinistra contro destra” sta tradendo la realtà.


Noi di Proposizione Popolare non ci stiamo.

Non ci stiamo a vedere la rabbia dei calabresi divisa per appartenenza politica.
Non ci stiamo a un dibattito sanitario trasformato in terreno elettorale.
Non ci stiamo a un’illusione bipartisan: quella che basti qualche nome, qualche aiuto dall’estero, qualche slogan da campagna per risolvere un sistema ammalato da anni.


Noi ci stiamo solo per una cosa: la Calabria vera.

Quella dei genitori che aspettano notti intere al Pronto Soccorso.
Quella dei medici che fanno turni infiniti con stipendi da fame.
Quella dei giovani che vorrebbero restare ma non vedono strutture, né fiducia.
Quella che non è invitata ai tavoli di partito, ma abita ogni giorno i corridoi di questa sanità malata.


Proposizione Popolare ha già scritto una proposta di riforma.
Una riforma che parte dalla politica, perché è lì che si ammala tutto.
Chi oggi governa non è il nemico. Ma non può essere neanche l’alibi.
La Calabria non ha bisogno di scontri ideologici.
Ha bisogno di strumenti nuovi, regole pulite, partecipazione vera.

Noi siamo pronti.
Chi ci sta, venga. Ma lo faccia da cittadino, non da tifoso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *