GLI ORDINI PROFESSIONALI: Un limite all’etica morale?


Gli ordini professionali nascono con l’obiettivo di garantire competenza, deontologia e tutela dei cittadini. Tuttavia, nel tempo, rischiano di trasformarsi in strumenti di chiusura e privilegio, anziché in garanti dell’interesse collettivo.

Quando l’accesso a una professione è regolato da barriere rigide e costose, si crea un’élite che spesso difende più i propri interessi che quelli della società. Questo sistema può diventare avverso all’etica morale, perché limita la libertà individuale, ostacola la concorrenza e, in alcuni casi, protegge inefficienze o pratiche obsolete.

L’etica, invece, dovrebbe promuovere inclusione, meritocrazia e innovazione. Gli ordini professionali dovrebbero essere ripensati per diventare veri alleati del progresso, garantendo trasparenza, accessibilità e un costante aggiornamento alle esigenze del mondo moderno.

In un’epoca in cui le professioni si evolvono rapidamente, è tempo di chiedersi: gli ordini professionali servono ancora a proteggere i cittadini o sono diventati un freno al cambiamento?


Dazi: Perché no? l’Italia gli Italiani non dovremmo temere uno strumento economico che potrebbe riportarci ad essere l’eccellenza nel mondo. Benvengano

Il dazio non è solo uno strumento economico, ma un vero e proprio atto di difesa della sovranità nazionale. Senza di esso, il nostro Paese diventa terreno di conquista per le merci straniere a basso costo, che minacciano di distruggere il tessuto produttivo italiano, lasciando imprese e lavoratori in balia di una concorrenza sleale. Applicare dazi quando necessario non è una scelta protezionista, ma un dovere politico: significa proteggere il lavoro degli italiani, preservare la nostra identità industriale e spingere le nostre aziende a eccellere nell’innovazione e nella qualità. Solo così possiamo garantire che il Made in Italy rimanga un simbolo di eccellenza globale, capace di competere e vincere sui mercati internazionali, senza cedere alla logica del ribasso. Il dazio è, quindi, una leva strategica per costruire un futuro in cui l’Italia non sia più succube delle dinamiche globali, ma protagonista del proprio destino economico.

Gaetano Onrasor Rosarno

I Calabresi abbiamo bisogno di essere amministrati da un sistema di Governo refrattario al malcostume

Non è frutto di imbecillità e nemmeno demagogia se solo lo volessimo basterebbe indire una consultazione popolare per cambiare (attuando il Titolo V della Costituzione) l’attuale sistema amministrativo di governo Regionale con un sistema che preveda che siano i Comuni a formare il Consiglio Regione e ad eleggere il Presidente /Governatore

Gaetano Onrasor Rosarno

“Proposizione Popolare” non partecipa a competizioni elettorali!

Movimento politico di scopo propositivo che nasce per raccogliere e costituire in una unica voce le istanze dei Cittadini Italiani che non si sentono tutelati e rappresentati nelle varie Istituzioni come prevede la Carta Costituzionale. L’obiettivo che si prefissa è quello di conseguire, tutelare e mantenere la piena applicazione della Carta Costituzionale utilizzando gli strumenti che la stessa Carta Costituzionale prevede.